“Così, tenendoci in sintonia con queste epopeee e con altre sconosciute che ci precedettero nella notte dei tempi, la marcia verso orizzonti che si avvicinano con lentezza estrema è costruzione di fiducia, per istinto appreso nelle ere dell’evoluzione.
Se per la nostra crescita è così utile perdere la strada, o andare per una via ignota – anche se non tutti la apprezzano – dipende da un dato di fatto universale, cioè che l’evoluzione della vita si fonda sulle deviazioni: la natura stessa usa l’errore per generare la meravigliosa varietà dei viventi e la biodiversità.”
Estratto da “La vocazione di perdersi, piccolo saggio su come le vie trovano i viandanti” di Franco Michieli.