Tratta dallo splendido film “Million Dollar Baby” di Clint Eastwood
La cosa che più mi colpiva
era l’indifferenza
delle persone
verso il proprio simile,
di cui spesso
si sa nulla o poco più
della “definizione” che qualcun altro
ha scelto per lui.
Lingue affilate
come coltelli
sfioravano le teste
senza ferirle a morte
stavolta.
Si impara ad attutire i colpi
come un pugile schiva i pugni
sul ring della vita.
La forza interiore
che nei momenti peggiori
crediamo di non possedere
ricompare al bisogno
dai nascondigli più profondi.
La rabbia
forza motrice primordiale
scalcia in grembo
come un bimbo al nono mese.
E’ la rabbia che spinge!
Ci spinge a riprovare,
a correre,
fino a lasciarci senza fiato,
fino alle lacrime,
fino al dolore muscolare che sale,
fino alla resa del corpo,
accartocciato come un riccio a terra,
verso quel preciso istante
in cui tutto,
in un lampo diviene
profondamente e tristemente
chiaro.
Non possiamo
stare immobili,
dobbiamo muoverci
dobbiamo andare, continuare, saltare, urlare,
ancora una volta,
e poi altre mille volte ancora.
(P.S.)