
Quando lascio andare quello che sono,
Divento quello che potrei essere.
Quando lascio andare quello che ho, ricevo quello di cui ho bisogno.
Tao Te Ching
"Non si vede bene che con il cuore, l'essenziale è invisibile agli occhi" (Il Piccolo Principe)
Quando lascio andare quello che sono,
Divento quello che potrei essere.
Quando lascio andare quello che ho, ricevo quello di cui ho bisogno.
Tao Te Ching
Prendo tempo
Per decidere
Prendo tempo
E lo lascio fluire.
Lascio andare le ore
Assaporo gli istanti
Battiti di ciglia
Riemergono ricordi.
Le braccia conserte
Avvolgono il ventre
Mi muovo piano
In questa incertezza
Melmosa.
Mi attraversa
Un pensiero
Un emozione
E trovano accoglimento
In me.
Un nuovo spazio
Si apre
In un tempo piccolo.
Un racconto tra le dita
Nel flusso
Scorre.
Granelli di sabbia
Soffiati come vetro
Al vento.
Tutto si trasforma
Creando
Immagini di colore.
Capelli baciati dal sole
Lentamente
Sfiorando ricordi.
Nuvole di pensieri
Si intrecciano
In un canto corale.
Nomadi di spirito
Sul sentiero
Si apprestano al passo.
Veloci come gazzelle
Si librano
In una danza interattiva.
Così mi insegnasti
Il silenzio confortevole
Stando insieme
Ascoltarsi all’unisono
Un aurea dorata che si irradia
Nello spazio e nel tempo
Scevra del disagio
Di aver per forza parole da sussurrare.
Vivi ora
L’eterno istante
E assapora
Il gusto dolce
Della risalita
Più non domandare.
È questo l’unico tempo esistente
Non sostare nel passato, è già stato
Non tendere verso il futuro, verso ciò che deve ancora arrivare.
Vivi ora
Consapevolmente
Come sai fare
Credici ancora
È l’unico modo per continuare
Questo viaggio
Fatto di passi,
Di sassi.
Soltanto facendone esperienza capii
Ci vuole più coraggio per restare
Che chiudere un mondo dentro una valigia e non tornare più.
Si parte sempre per ritornare
In qualche parte
Non sono i luoghi a fare le persone
Ma le persone a fare i luoghi
Con quelle giuste
È sempre casa.
Coltiva il tuo giardino
Con i semi di un sano amor proprio
Abbine cura e preoccupazione
Innaffia di raggi di sole
I piccoli germogli
Aspetta prima di gustare i frutti
Maturi come quelli della libertà
Richiedon tempo e dedizione
Sii paziente.
Suoni di campanacci ovattati
Ululati di branchi di lupi di mare
Misto a fruscii di foglie secche
Segnano il tuo passaggio invisibile
Piccoli moti onduosi
Ti rendono manifesto
Andirivieni di direzioni opposte
Rivoli d’acqua verso est
Incontrano l’impedimento di una barca ferma
E tornano indietro
Creando un gioco di geometrie
Morbide e fluttuanti
Che è il procedere infinito della vita.
Mentre ascoltavo distrattamente questa canzone mi sono soffermata sull’importanza di dire Grazie. A cosa? Alle persone, alle cose, ai momenti, a noi stessi… E in che modo? Ci sono molti modi e ognuno trovi il suo. Soprattutto oggi in questo nuovo anno, appena giunto sull’uscio delle nostre abitazioni in punta di piedi sento di esprimere la mia gratitudine con un semplice…
Grazie.
Caro anno grazie per essere passato, per i momenti difficili e per le prove a cui ci hai sottoposto, grazie per le emozioni che ci hai regalato, per la paura da cui è nato nuovo coraggio, per la speranza di poter aspirare a qualcosa di nuovo, grazie per le lezioni di vita che in nessun libro avremmo mai potuto apprendere grazie anche per questa lunga pausa, difficile, complicata, che abbiamo sempre rimandato, ma che abbiamo affrontato, attraversato, con rinnovata consapevolezza. Grazie per i momenti di silenzio, e per il caotico frastuono di un ritmo incessante, che è quello della Vita. Grazie per questo sentire così profondo, per tutto quel che riusciamo a pensare, ricordare, vivere anche nei momenti più impensabili, in velocità o in lentezza, siamo stati capaci di sopravVivere a noi stessi e in quel che ci circonda, ricordandoci che prezioso dono è la nostra Esistenza.
Il tempo per me si è fermato quando
oltrepassai il confine immaginario
al di là del mondo
straniera in una terra sconosciuta
mi persi.
Ci dovrebbe essere
una memoria del cuore
da qualche parte
un interruttore da premere
in fase di emergenza
ristabilire l’ordine
nel caos
la quiete
ritrovare la via maestra.
Memoria fluida
in giro
come acqua
ritorni
a dissetare
rinfrescare
la terraferma
al punto zero.