Un pò di tempo per me

 

 

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(Immagine estrapolata dal web)

Allontano il telefono

mi avvicino allo specchio.

Mi parlo

mi ascolto

mi piace quel che vedo

l’espressione buffa

di un mattino appena iniziato.

L’inverno fuori è grigio

tra le pagine

voglio colore

di rosa

le mani.

(Soul Sound)

 

 

Cade…

Ininterrottamente, senza sosta, cade la pioggia.

Mi accompagna come una ninna nanna, da ieri sera. La ritrovo fedele al mattino. Lava dappertutto, dentro e fuori, le strade.

Le strade lucide e brillanti riflettono le luci rosse delle auto che rallentano il passo.

Il fumo fuoriesce dalle marmitte incandescenti, sfidando le temperature gelide di questi ultimi giorni.

Passeggio sotto il mio ombrello tascabile, mentre la pioggia scorre.

Una transenna a strisce rosse e bianche, sul mio percorso, mi invita a cambiare strada.

La strada che stavo percorrendo era un fiume in piena. Le ruote parcheggiate ai suoi margini stavano per soffocare dal crescente ritmo d’acqua.

Detestai l’idea di dover cambiare rotta per delle stupide transenne e ingenuamente pensai che con un pò di ingegno e di coraggio sarei riuscita ad attraversare l’altro lato della strada.

Mancava così poco per raggiungere la mia destinazione. E così tentai.

Come un gatto che passa attraverso la fessura di una piccola porta, mi intrufolai e facendo attenzione a dove mettere i piedi, raggiunsi il gradino di un porticato. Mi aggrappai alla maniglia di quel portone dorato e scesi.

Scesi in una piccola isoletta d’asfalto. Entrava un piede sollevato e poco più.

In quel cerchio di salvezza, circondata dall’acqua  che ostacolava il passo, mi resi conto che dovevo tornare indietro. Non potevo farcela. E fu così che borbottando tra me e me tornai indietro. Feci lo stesso identico percorso. Raggiunsi nuovamente il gradino afferrai il maniglione con forza e superai le transenne.

Mi accorsi che nasceva un sorriso beffardo sul mio volto. Probabilmente rivolto alla pioggia. Quella pioggia che non si arrestava un minuto, mi aveva costretto ad allungare il mio tragitto e continuava a colpire il mio ombrello tascabile. La detestai.

Entrai in un supermercato. Avere il frigo vuoto con questo tempaccio è il peggio che possa capitare. Oltre alle cose indispensabili presi una tavoletta di cioccolato al latte con uvetta e nocciole, la mia preferita in quel supermercato di periferia.

Mi meritavo un pò di dolcezza dopo tutto.

Pagai e tornai a casa.

Soul Sound ❤

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(Immagine presa dal web)

Io prima di te

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“Me before you” film di Thea Sharrock 2016 

Consiglio a tutti di vedere questo splendido film tratto dal romanzo di Jojo Moyes. Me ne sono letteralmente innamorata dai primi secondi.

Il film sta iniziando…Una scena a rallentatore lascia intravedere l’immagine di un uomo in smoking che attraversa la strada mentre parla al cellulare. Una moto sbuca all’improvviso e lo investe. Scende il nero sullo schermo per qualche istante.

Che ne sarà di quel ragazzo?

L’incidente di Will Traynor, un giovane e ricco banchiere,  cambierà in un attimo la sua vita e quella delle persone che gli stanno accanto. Prima dell’incidente Will era un ragazzo che amava la sua vita e la viveva al massimo. Ora si limita a sopravvivere, a sopportare la sua esistenza. Non accetta la sua condizione di quadriplegico ed è stufo di vivere.

“Non puoi cambiare la natura delle persone, puoi soltanto amarle”- si recita in una battuta.

E’ proprio quello che tenta di fare Luisa Clarck, una ragazza goffa e chiacchierona, che trova impiego come assistente di Will Traynor. L’incontro tra i due non è proprio dei migliori. I suoi abitini dai colori sgargianti e improponibili non passano inosservati agli occhi critici di Will.  Lei le tenta di ogni per entrare in contatto con Will, ma tutti i suoi tentativi sembrano fallire. Lui è respingente e la allontana con il suo infelice sarcasmo.

Nel momento in cui lei smette di essere apprensiva nei suoi confronti e a lasciargli lo spazio che desidera, sarà proprio Will a ricercare la sua vicinanza. Un giorno mentre Luisa mette in ordine alcuni dvd, Will le chiede di guardare un film sottotitolato insieme. Peccato che a Luisa non piacciano i film sottotitolati. Will con i suoi modi scorbutici e teneri la convince: “Cos’è non ti hanno insegnato a leggere a scuola? E’ un ordine signorina Clarck!” L’espressione felice di lei sembra darle un pò di speranza in questa nuova relazione “lavorativa”.

Sboccia un sentimento ancora indefinito, qualcosa che va al di la del bene. E’ un sentimento profondo, sincero, puro e adorabile. I due entrano in sintonia. Will abbatte i suoi muri difensivi e  comincia a fidarsi.

Su richiesta di lei, si lascia fare la barba da Luisa e lo fa in un modo così dolce che guardarli è davvero commovente. Sotto la folta barba e l’aspetto rude si cela un ragazzo bellissimo e Luisa sta per innamorarsi. La relazione con il fidanzato Patrick infatti, inizia a vacillare. Il mondo di Patrick fatto di fitness, gare sportive e attenzioni ossessive sul proprio aspetto fisico, comincia ad essere sempre più lontano da quello di Luisa.

La signorina Clarck vuole stare al fianco di Will e contribuire a rendere migliore ogni istante della sua vita. E’ lì con lui per dimostrargli che “la vita è sempre degna di essere vissuta“.

Lo invita ad un concerto di musica classica. Il loro vero primo appuntamento. Lei indossa un abito rosso molto elegante e lui resta abbagliato dalla sua bellezza. L’immagine della ragazza impacciata e buffa lascia il posto a quella di una donna raffinata e innamorata che splende al suo fianco. Insieme sono adorabili. Due metà di una mela. Perfetti insieme.

Successivamente lui la inviterà a fare un viaggio, un viaggio da favola. Tutto è magico. Sulla riva del mare c’è il primo romantico bacio. Lei è l’unica ragione di vita per Will. L’unica cosa che gli faccia venire voglia di svegliarsi dall’incubo che sta vivendo dopo il terribile incidente.

Il loro amore è puro come quello di nessun altro. E il loro amore continuerà anche se Will deciderà di intraprendere un viaggio da solo, alla ricerca della sua “libertà”. Luisa per amore di Will non potrà far altro che accettare questa dolorosa scelta e continuare ad amarlo per sempre.

(Soul Sound)